La filosofia del Rebirthing invita ad assumersi integralmente la responsabilità del bene e del male nella propria vita, individuando nell’uso specifico e personale della mente la chiave di lettura della realtà.
Pertanto bene e male risultano valori estremamente soggettivi cosicchè è sempre possibile cercare un approccio agli eventi abbastanza ‘energetico’. centrato e illuminante da consentire di affrontare una situazione disarmonica e magari trasformarla.
Perfino quando si tratta dell’unica certezza del pensiero dominante, la morte fisica, il Rebirthing allarga i confini del pensiero ordinario
L’origine della filosofia mortalista è il pensiero che, come esseri umani, siamo irrevocabilmente separati dalla fonte della vita.
I ‘mortalisti’ credono che la morte sia programmata nelle cellule del loro corpo, mentre gli ‘immortalisti’ la considerano il risultato del desiderio di morire conscio o inconscio, in qualsiasi momento succeda.
E’ facile vedere che non ci si può assumere la responsabilità della propria vita senza assumersi anche quella dei propri pensieri di morte.
Si può usare il Rebirthing per riprogrammare i propri pensieri sulla vita e sulla morte. La filosofia immortalista non ha come scopo di far vivere per sempre, ma di rendere gli individui coscienti del potere distruttivo che stanno esercitando sulla loro realtà , indirizzandoli a contemplare le sconosciute potenzialità del pensiero connesso al respiro e all’Energia. Ciò rende ogni sperimentatore più forte e felice ora.